lunedì 27 settembre 2010

Feel the fear and do it anyway


Here we are. I poster sono stati staccati tutti quanti, alcuni hanno lasciato strisciate gialle sulle pareti. Se parli a voce troppo alta si sente l'eco. I cassetti sono semivuoti, così le librerie.
La sedia del cinema è partita domenica -che era ieri- insieme a quasi tutto il resto. Oggi abbiamo fatto l'orribile conoscenza della madre di una delle probabili nuove inquiline. Sgradevolissima persona. Mi auguro e spero davvero che tutti i casini e le difficoltà di questi giorni abbiano un senso.
Non so niente dell'organizzazione da quell'altra parte.
Non mi ricordo più niente della casa dall'altra parte.
Chiunque mi chiede quando parto, si va dalla puntura di spillo alla pugnalata. Cerco di salutare tutti e contemporaneamente non ci credo.
C'è un senso di fine in atto che non avevo mai sperimentato. Cerco di lasciare spazio ad una speranza minima ma sono a somma zero. Vedo i giorni sul calendario, tutti i giorni meno uno, oggi meno sei.
Oggi ho parlato davanti agli studenti del I anno e, al solito, mi incupisco di un dolore sordo perché non posso continuare a fare il lavoro che mi piace e che faccio bene.Del lavoro che faccio bene ho un sacco di arretrati e gente che aspetta che io scriva loro qualcosa.
I tipi dell'università della città più brutta di inghilterra hanno scritto una mail molto incoraggiante a S.

lunedì 6 settembre 2010

ho sempre avuto troppe scarpe


e poi è finita che l'esame non l'ho passato.le tracce dei temi sono uscite dalla buste tre per volta e la mia traccia, quella che sembrava scritta solo per me, era in un'altra busta, e non è stata estratta.
mi è venuto da ridere, poca angoscia, meno di quella che sospettavo.
ho provato a scrivere di tutt'altro, ho provato ma non è stato abbastanza. forse è meglio. tolgo uno dei piedi da una delle numerose scarpe in cui li avevo piazzati.
bologna si chiude un po' per volta, riempire i trolley di libri fa meno male del temuto. salutarli, li rimonterò altrove.
un nuovo autunno, una nuova città dopo sette anni di portici saranno le prospettive ampie e le alpi a fare da sfondo.
manca ancora la casa, manca ancora tutto, mi manca chiunque.

mercoledì 1 settembre 2010

in my wildest dreams2

In my wildest dreams tomorrow I'll go to the PhD text and I'll pass it. I will write the best essay I've ever written. But I know it won't happen. It is not really to became a Phd student that I wuold like, but if it would happen I could think that my way is written.

disclaimer: se qualcuno passando si chiedesse perché in inglese sgrammaticato. Perché a scriverle in italiano 'ste cose mi sento pollyanna, in inglese meno.