mercoledì 14 luglio 2010

domenica 4 luglio 2010

preti carabinieri e pochissima ironia


Il problema è poetico
Il problema è poetico
sono gli anni trascorsi a questi tavoli
nei pomeriggi
le unghie e il capelli
i corpi sempre più lunghi, sempre più corti
sono le idee di futuri, rivoluzioni,di guerre in cucina, di palingenesi, di malattie
sono i saldi principi
le strategie devono mutare.
Rimanere seduti alla stessa sedia
Sono i consigli benevoli quelli che mi distruggono, quelli interessati quelli ambigui
difficile a dirsi
le orecchie tappate
le parole stonate
gli autoconvincimenti
la decapitazione dei capi
Appena mi fermo escono un sacco di parole
non posso dirtelo, adesso non è ancora il momento.
sono i tavoli che rimarranno qui anche domani la nostra più concreta idea di futuro.
E' un altro inverno, l'ottavo.
Sono le chiacchiere ad alta voce ad un ora della chiusura. Mi è mai appartenuto questo posto?
Sei tu che non ci riesci, tu che non ce la fai.
Io che cambio centomila idee e metto sempre gli stessi vestiti. Quando l'idea che farà caldo e dormiremo senza non è nemmeno concepibile. Sono i letti separati, ma che ne sapete ci vogliamo bene.
E' la volta altissima tre piani di scalette
Abbandonarsi e dondolare dietro le certezze di qualcun'altro.
Fare fatica a guardarsi allo specchio per aver dato l'assenso a certi discorsi riformisti socialisti.
Vogliamo tutto, avremmo voluto, I wish I could but I can't.
Farò un film, farò un figlio. No, un cane. Una fiction con preti e carabinieri con lesbiche accomodanti e convertibili.