domenica 25 ottobre 2009

fuffa transmediale

Andare ai concerti in anticipo. Aspettare all'umido l'apertura del locale. Associazioni semantiche buffe,prose frante come le foto coi dettagli dei corpi modificati in photoshop. Labbra. Punteggiatura scarna. Assenza di lettere maiuscole. Divertissement autunnali autoconsapevoli. Assenza di riferimenti al chi, al dove e al quando.
Micachu è una ventiduenne inglese bassina che assomiglia a Rita Pavone in Gianburrasca. Oppure i primi urlatori anni '50 oppure il bambino ribelle del film nouvelle vague di cui sicuramente tu sai il titolo (ricorda e prendi nota: rivolgerti al tu indefinito suona bene). La settimana scorsa al concerto entravo gratis, questa volta ho dovuto pagare. Chi ha insistito per presentarsi con anticipo ha stimato male il grado di hipness del live in questione. Hanno alzato il livello tre giovanotte in fuseaux,giubbino di pelle e canotta che già alle 22.13 mimavano amplessi col calorifero. Qualcuno è arrivato a salvarci per caso.
Michachu è una ventiduenne bassina che definirei autenticamente cazzona. Mentre suona tu ridi, lei ride. Suona l'ukulele e un'elettrica. E ci prende tutti per il culo. Noi per la maggior parte suoi potenziali fratelli maggiori. L'esibizione dura poco più che la coda al mercato delle erbe e sembra nessuno resti dentro a ballare. Fare in tempo a prendere l'ultimo venti.

lunedì 19 ottobre 2009

festa di laurea di michele

piccole e inutili ossessioni suona quasi come piccoli fragilissimi film.

sabato 17 ottobre 2009

tassonomie


Per come la vedo io ci sono dei "gruppi maldipancia" e dei "gruppi tristessa". Riesco ad ascoltare gruppi malidpancia (massimo volume, le luci della centrale elettrica) per un qualcosa di vicino all'istanza catartica (ma che cazz?), invece i gruppi tristessa (la crus ma anche perturbazione) non li riesco proprio ad ascoltare. Amor fou (che han fatto un concerto della madonna,prima non li avevo quasi ascoltati) stanno vicino a Benvegnù,in bilico perfetto tra i gruppi maldipancia e i gruppi tristessa.Per questo mi piaccono

sabato 10 ottobre 2009

Biciclette

Io che dal 2004 dormo nello stesso letto da fuorisede.
Cinque quasi sei anni sono tanti,cinque quasi sei anni in cui fai tutte le tue cose, ma stando sempre nello stesso posto e intanto guardi gli altri,quelli che non mettono radici, che provano a vivere diversamente in francia in portogallo, in svizzera in inghilterra, a barcellona. E li invidi anche se sai di non essere di quella stessa pasta, che se ti dicessero "vai!",allora andresti, ma quanto al sceglierlo da sola,beh quello lo eviti spontaneamente. E ti chiedi se ha avuto senso,se è stata la scelta giusta quella di attaccarsi tenacemente a Bologna. Hai voluto la bicicletta,pedala!Osti,se sto pedalando senza mollare un colpo. Ma a volte che fatica,che noia Bologna con il suo medioevale posticcio,col finto gotico dei primi del '900 con gli studenti salentini fuorisede che si portano lu mare e lu ventu e credono che basti un giro di pizzica. Bologna quando ci torni in agosto è sudata,sciupata e stanca. Avrebbe bisogno di calma e di pausa,ma non se ne accorge,non si guarda allo specchio continua a macinare il suo mito.
Intanto continuo a rispondere a decine di mail di aspiranti studenti che chiedono se dopo troveranno lavoro,se potranno diventare registi, attrici veline.E io che la butto sulla preparazione teorica e critica e storica e filosofica che questa scuola fornisce, per glissare sui dati d'impiego a 5 anni dalla laurea che prevedono piccole percentuali di soddisfazione. E mi dico che io sei anni fa avrei fatto le stesse domande,anzi no ne avrei fatte di peggiori. O meglio non ne ho fatte affatto.